Displasia dell'Anca
Si tratta di una malformazione dell’articolazione nella quale la testa del femorale non è correttamente alloggiata della “coppa” acetabolare, potendone fuoriuscire.
Si tratta di una malformazione che è già presente alla nascita ed è causata da diversi fattori, alcuni di questi ereditari altri invece di natura meccanica e ormonali durante la gravidanza.
La displasia dell'anca è la malformazione scheletrica congenita più frequente, interessando circa il 2-3% della popolazione.
Le femmine sono più interessate dei maschi ed il lato sinistro più del destro, nella metà dei casi però si sviluppa in entrambi i lati. La razza bianca è colpita più dell'asiatica, mentre la razza nera non viene colpita.
La diagnosi nei neonati è molto importante e viene effettuata attraverso la valutazione clinica (ad esempio il test di Ortolani) e l’ecografia (eseguita a circa 8 settimane dalla nascita).
Se riconosciuta e adeguatamente trattata le percentuali di guarigione sono molto alte.
Esistono diverse gravità di presentazione: prelussazione, sublussazione e lussazione.
Prelussazione: la testa è alloggiata nella coppa acetabolare ma sono comunque presenti delle alterazioni anatomiche, il trattamento in genere avviene utilizzano il doppio pannolino o i tutori. Si tratta della forma più lieve ed in genere va a guarigione spontanea nel 60% dei casi.
Sublussazione: la testa femorale è parzialmente fuoriuscita dalla coppa cetabolare, il trattamento avviene uilizzando gessi e poi tutori per mantenere l'anca in posizione corretta.
Lussazione congenita delle anche, cioè quando la testa femorale è completamente fuori dalla coppa acetabolare, la testa viene riposizionata dentro la coppa acetabolare e mantenuta con gessi e tutori. Questa condizione si verifica circa nello 0,4% delle nascite. Se non riconosciuto e trattato adeguatamente porta alla lussazione permanente dell’anca con importanti problemi di zoppia e accorciamento dell’arto interessato.
Nella mia pratica clinica, occupandomi di artrosi d'anca, molto spesso mi trovo a dover trattare displasie in stadio di prelussazione e sublussazione che non sono state riconosciute o quindi non sono state trattate adeguatamente.
Molto spesso rimangono asintomatiche fino all'età adulta e incominciano a manifestarsi con dolore all'anca dopo i 50 anni.
In situazioni di questo tipo, il peso corporeo viene distribuito su una porzione più piccola di cartilagine della testa femorale. Questo ne determina una degenerazione più veloce della cartilagine e uno sviluppo precoce di un’artrosi d'anca.
Il trattamento sarà specifico per ogni singola persona dipendendo dall'età, dalla gravità dell'artrosi e dalle manifestazione cliniche sviluppate.
Il Dott. Andrea Blasi è considerato tra i maggiori esperti in protesi d’anca mininvansiva anteriore.
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- Ultima modifica il Mercoledì, 15 Febbraio 2023 21:22